1° CLASSIFICATO: MUSCOLINO IVAN
Il primo premio viene conferito all’architetto Ivan Muscolino con “Borromeo” per la capacità di interpretare il tema dell’intreccio con una modalità formalmente innovativa. Il nodo, tradizionalmente considerato come discontinuità del legno, viene svuotato e utilizzato come punto di passaggio e di aggancio di tre strutture autonome e al contempo unitarie. Un sistema semplice e complesso che nella sua leggerezza e nel suo cromatismo restituisce forza e poesia alla cultura materiale del legno. Azienda: Zaninelli cucine di Zaninelli Armando (Civezzano)

2° CLASSIFICATO: ZAMBONI VALERIA
Il secondo premio viene conferito a Valeria Zamboni con “Portabottiglie” per la capacità di pensare un prodotto d’arredo versatile, apparentemente complesso ma estremamente intuitivo nell’uso e nella sua tecnologia realizzativa. L’intreccio si configura come punto d’incontro tra progetto e produzione, tra estetica e funzionalità. Azienda: Falegnameria Danielli Renzo & Giorgio SNC (Cavedine)
3° CLASSIFICATO: LARRAIN SOZA DIEGO
Il terzo premio viene conferito all’architetto Diego Larrain Soza con “Jupiter” per la capacità di esaltare la natura del legno attraverso accostamenti di essenze, tagli e geometrie. Con l'intreccio di venature, nodi, anelli e cromatismi, propone una visione “altra” del legno e delle sue possibilità espressive. Azienda: Artfal SNC di Maganzini Angelo e Alessio (Giustino)
MENZIONE PER L’ECCELLENZA COSTRUTTIVA: Arredamenti Zorzi snc di Ziano di Fiemme (TN)
Una menzione d’onore viene conferita ad ARREDAMENTI ZORZI per la capacità realizzativa del progetto “Tavolo” dell’arch. e Ing. Matteo Boniatti. Attraverso un processo di lavorazione del legno sapiente e di altissima qualità viene esaltato il tema dell’intreccio e dalla cultura materiale della legno. 
MENZIONE PER IL CONCEPT: Fadanelli Cristiano, Vitti Andrea, Serrano Taborelli M.R., Javaherikopaei F. Quasark675 architetti associati
Una menzione d’onore viene conferita agli autori di “Griò” per la capacità di indagare il prodotto d’arredo attraverso una visione innovativa. Un’eccezione che ha spinto i progettisti a “reinventare” un oggetto ludico della memoria collettiva come un prodotto domestico e prezioso, sia per la sua natura materica che per la sua funzione. Azienda: Falegnameria Zeni SRL (Spormaggiore)

(foto KLR foto di Michele Bernardinatti)